Quella che si è consumata a Latina è una intollerabile tragedia che inorridisce il mondo agricolo nazionale e conferma la necessità di tenere altissima la guardia contro il fenomeno del caporalato. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere il proprio cordoglio per la morte del bracciante indiano, Satnam Singh, deceduto dopo essere rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro e vergognosamente abbandonato senza che nessuno gli prestasse i necessari soccorsi.
Coldiretti ha sostenuto fortemente la legge contro il caporalato per tutelare la dignità dei lavoratori e contrastare il tentativo delle agromafie di estendere il proprio controllo sul settore agroalimentare, sfruttando le persone e soffocando l’imprenditoria onesta.
Servono pene severe e rigorosi controlli – continua Coldiretti – che colpiscano il lavoro nero e lo sfruttamento, portando alla luce quelle sacche di sommerso che peraltro fanno concorrenza sleale alle imprese regolari.
Ma è necessaria anche una grande azione di responsabilizzazione di tutta la filiera – conclude Coldiretti -, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguardi l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore.