Se credete che ballare il Liscio sia ormai un affare da nonni, vi sbagliate di grosso. Ogni anno con l’arrivo dell’estate molte località della costa della Romagna, da Comacchio fino a Cattolica insieme ad alcuni centri dell’entroterra, si uniscono in un sol coro per omaggiare uno dei tratti più identitari di questa terra, il Liscio.
Sulle note di valzer, polke e mazurke, ballerini professionisti e semplici appassionati di tutte le età animano le piazze delle località della Riviera, dando sfogo alla loro più sfrenata passione per questo genere musicale.
A spettacoli classici suonati dalle più famose orchestre, fanno da contrappunto esibizioni molto contemporanee dove il ballo liscio si contamina, sposando generi diversi come il rock, il rap e persino sonorità provenienti da altre parti del mondo.
Al grido di “Romagna mia, Romagna in fiore”, per un intero weekend moltissimi spettatori, musicisti e scuole di ballo si riversano nella piazze e sulle spiagge, trasformandole in balere a cielo aperto.
Tantissimi gli eventi in programma: esibizioni delle migliori scuole di ballo, incontri culturali sull’origine e la storia del liscio, momenti danzanti in spiaggia all’alba o al tramonto, concerti delle più applaudite formazioni orchestrali di liscio ad eventi legati al folklore e all’enogastronomia tipica.
Dicono che il liscio sia solamente un ballo, ma in Romagna è sicuramente qualcosa di più. A Savignano sul Rubicone c’è addirittura un museo dedicato a questo genere musicale, portatore di allegria e divertimento da più di un secolo.
Il liscio è la musica popolare tipica della Romagna. Ma è anche molto di più: è un ballo di coppia che ha fatto scatenare generazioni di romagnoli e che è entrato a far parte dell’identità di questa
chiave del liscio troviamo sicuramente Carlo Brighi, considerato il suo padre fondatore, mentre “lo Strauss della Romagna” Secondo Casadei (1906-1971) ne è stato il portavoce ufficiale grazie anche al suo conosciutissimo brano “Romagna mia”. terra.
Le sue origini si mescolano con la storia della classe borghese ottocentesca, che in Italia apprezzava particolarmente tre tipi di ballo: il valzer, la polka e la mazurca. È proprio da questi balli, contaminati con la tradizione musicale locale, che fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento in Romagna nasce il liscio, un nome che deriva dall’uso dei ballerini di andare via lisci, ovvero scivolare con i piedi.
Dal punto di vista strumentale, il liscio romagnolo è suonato da un’orchestra di solisti che comprende il clarinetto in do e il sassofono accompagnati da basso, chitarra e batteria. Nel corso degli anni, alle formazioni solo strumentali si aggiunge anche il ruolo del cantante che contribuisce a scaldare l’atmosfera nelle balere, le piste da ballo locali.
La fortuna del ballo liscio non si è fermata però ai confini della Romagna. Negli anni ‘50 del Novecento a Bologna si diffonde infatti la Filuzzi, uno stile di liscio emiliano che si differenzia da quello romagnolo soprattutto per l’uso della fisarmonica.
Ancora oggi la famiglia Casadei contribuisce alla diffusione della musica folk tradizionale della Romagna grazie al lavoro dei suoi membri che partecipano alla Notte del Liscio, una rassegna di eventi con concerti dal vivo e balli che si tiene durante la stagione estiva in varie località della Riviera romagnola.
(da emiliaromagnaturismo.it)
La storia dell’umanità è infarcita di guerre e conflitti. I motivi sono i più disparati. Potere (questo sempre un triste sfondo), ideologia, razza, religione e chi ne ha più ne metta. Causati da organi religiosi, mafia, stati.
Da sempre le nobili arti hanno sempre denunciato, condannato, documentato. Dalla letteratura (Fallaci, Trilussa, Wilde, ecc..) alla pittura (Picasso), passando per il cinema e la fotografia, il teatro e la musica. BitoBICh
La più grande aspirazione a cui l’essere umano anela. Libero di sentire, di essere (fuori dagli schemi o semplicemente liberi di essere se stessi) o come condizione fisica (incatenato, costretto, incarcerato, oppresso).
Spesso nella sua massima espressione di ricerca, associata alla guerra od alla rivoluzione. In senso lato, rivoluzione di schemi, stereotipi, dogmi oppure guerra alle idee, alle convinzioni ed alle convenzioni. BitoBICh
IL VIANDANTE VERSO LE LUCI
“Passo dopo passo, nel tempo, tutto si scopre più chiaro. Anche ciò che non si potrà chiarire mai, sarà tale e imperscrutabile come una macchia sul muro che si allarga e si asciuga. Dai giorni così micidiali e secchi impareremo come muoverci, inventarci alibi per reagire ad un aspetto che mai avremmo voluto accettare. Siamo nati con un grande vuoto per qualcosa che abbiamo perso, indietro in un tempo scordato. Inventiamo vite ogni giorno, ci aggrappiamo ad amori e passioni, li cerchiamo o lasciamo ad ogni stazione. E' un sottofondo di brusii, quasi un'onda parallela a quella di quando mettiamo i piedi nel mare. E per tutta la vita é lì che ci guarda e grida il suo apparente niente. Il viandante verso le luci cerca un presepio lontano; circondato da animali e spettri, cammina in salita per trovare qualche orizzonte.” Giano