Doppio evento del Consorzio Dolce Passione nel Ferrarese: azienda agricola Sovrani Gabriele e Spiaggia Romea.

È partita con il piede giusto, sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo, la campagna commerciale di “Dolce Passione”. Al via all’inizio di maggio con le prime produzioni raccolte dalle serre siciliane, hanno fatto seguito quelle del Centro Italia e del Nord in serra. Il mercato sta mantenendo le aspettative grazie anche ad una programmazione produttiva che tocca 10 regioni italiane per una superficie complessiva di circa 320 ettari (solo due anni fa gli ettari erano 60). La quantità fino ad oggi raccolta è in linea con gli obiettivi che il Consorzio “Dolce Passione” si era prefissato e che ha permesso di immettere sul mercato, dopo due mesi dall’inizio delle vendite, circa il 25% del totale che si prevede di raccogliere (18-20mila tonnellate circa). 

I dati sono stati presentati giovedì scorso (11 luglio) in un doppio evento promosso dal Consorzio Dolce Passione che ha visto una visita in campo presso l’Azienda Agricola Sovrani Gabriele a Gualdo (Ferrara)dove si è “toccato con mano” il prodotto in campo, e proseguita a Spiaggia Romea a Lido delle Nazioni con il punto sulla campagna commerciale da parte dei soci e un menù tutto a base di cocomero “Dolce Passione”. 

Visita in campo

A illustrare le peculiarità del cocomero Dolce Passione è stato Ferruccio Petrarchin tecnico di Cico Mazzoni Srl, presso l’Azienda Agricola Sovrani Gabriele a Gualdo di circa 20 ettari. “La campagna nel ferrarese è partita in ritardo di circa una settimana a causa del meteo un po’ ballerino. Sulla qualità siamo decisamente soddisfatti”. 

Sulle bizzarrie del tempo si è soffermato anche il direttore del Consorzio Luciano Trentini: “Nonostante un andamento climatico che sino ad oggi non è stato proprio dei migliori per il consumo del cocomero, considerato il tipico frutto dell’estate, ci attendono ancora tre mesi di commercializzazione piena. Quello che ci conforta è il fatto che il cocomero a buccia nera ha risentito meno di questa situazione, riscuotendo anzi il favore dei consumatori per le sue peculiarità: buccia nera molto sottile, un peso medio di 3-6 kg, una polpa di un bel colore rosso senza semi o con pochi semi edibili, un tenore zuccherino mai inferiore a 11 gradi brix, una elevata conservabilità e resistenza ai trasporti”.

Infine Sandro Colombi di Lamboseeds che ha evidenziato la peculiarità del progetto: “Dolce Passione è l’unico cocomero a buccia nera esclusivamente made in Italy. È frutto di un lavoro iniziato circa dieci anni fa, per proporre un prodotto richiesto dal consumatore. Stiamo lavorando a nuove varietà di cocomero, in polpa gialla e arancione, anche se sappiamo che i tempi non saranno brevi”. 

Dal campo alla tavola a Spiaggia Romea

La giornata è proseguita a Spiaggia Romea a Lido delle Nazioni dove i soci hanno fatto il punto della campagna commerciale. Coordinati sempre dal Direttore Luciano Trentini, sono intervenuti Matteo Mazzoni di Mazzoni Cico Srl, Carmine Alfano di Alma Seges, Luigi Castello di Ortofrutta Castello, Nicoletta Magnoni di Lorenzini Naturamica, e ancora Sandro Colombi. 

Il primo a prendere la parola è stato Matteo Mazzoni: “Le aziende sono fatte di persone ed è questo rapporto personale, e non solo d’affari, che ci ha fatto aderire al Consorzio. Per la nostra azienda si tratta di una svolta importante nell’approccio a questo prodotto”. 

A seguire Carmine Alfano di Alma Seges: “Il nostro è stato un amore a prima vista e i risultati ci stanno dando ragione. In Campania stiamo raccogliendo un buon prodotto sotto tutti i punti di vista”. 

Per Ortofrutta Castello ha parlato Luigi Castello: “Abbiamo puntato sul prodotto tagliato investendo in un centinaio di contenitori refrigerati in altrettanti punti vendita. Dopo un inizio non semplice a causa del meteo, la forza del prodotto e del marchio ci aiuta a posizionare questa anguria nel top di gamma”. 

Infine Nicoletta Magnoni di Lorenzini Naturamica: “Stiamo spingendo anche su l’e-commerce sul quale come azienda abbiamo scommesso già del 2014. Non è semplice dal momento che si lavora su un prodotto deperibile tuttavia il fatto di non avere mai avuto una contestazione ci ripaga dell’impegno in questa direzione”. 

A seguire un menù tutto a base di cocomero nel light lunch nel Ristorantino Fenicottero presso Spiaggia Romea Village e Residence a conferma di prodotto tutto pasto. Come finger food: Spiedino di Anguria e Tonno Tataki; Mousse di Caprino all’Anguria con Gamberi di Mazzara; Anguria Sashimi con basmati. Come antipasto: Triangoli di Anguria con Crudo di Verdure, Gamberi e Montasio; Salmone Marinato con Salsa all’Anguria; Spuma all’Anguria. Primo piatto: Risotto Anguria e Champagne in Bella Vista. Secondo piatto: Branzino al vapore con vinaigrette all’Anguria. Contorno: Salvia Fritta con Pastella di Anguria. Dolce: Sorbetto Rosso con Anguria, Vodka e Menta; Torta Dolce Passione. 

Consorzio Dolce Passione

Il cocomero Dolce Passione è frutto della ricerca tutta italiana e sul mercato si presenta come l’unico a buccia nera tutto esclusivamente made in Italy. Il Consorzio nasce nel 2013 da un lavoro di squadra che coinvolge quattro imprese del settore. Lamboseeds, azienda sementiera italiana (Sant’Agata Bolognese, Bologna), specializzata nella ricerca avanzata e nell’innovazione di nuove cultivar di specie orticole di qualità. Insieme alla ricerca, le imprese del mondo della produzione e del commercio: Alma Seges (Eboli, Salerno), Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova), Lorenzini Naturamica (Sermide, Mantova). A queste nel 2024 si è aggiunto un nuovo importante player dell’ortofrutta italiana, il Gruppo Cico-Mazzoni Srl

La carta di identità del cocomero Dolce Passione parla di un prodotto dalla buccia nera sottile, una polpa di colore rosso intenso, pezzatura nel segmento midi (3-6 kg), un grado zuccherino mai inferiore agli 11 gradi brix. 

La produzione e il relativo apprezzamento sul mercato hanno portato il prodotto da una produzione di 60 ettari ai 320 di questa campagna. Un deciso cambio di passo che ha portato la produzione delle iniziali 3mila tonnellate alle stimate 18-20mila tonnellate di quest’anno da immettere nel mercato nazionale ed estero.