Itabus ha raggiunto il traguardo dei 3 anni di attività lungo le strade italiane, con più di 4 milioni di viaggiatori trasportati da Nord a Sud. Un’offerta in costante aumento che oggi vanta più di 100 località servite, 2200 collegamenti quotidiani e oltre 500 partenze al giorno per soddisfare la domanda di trasporto sempre crescente. Un nuovo operatore su gomma, Itabus, che ha fatto crescere il mercato proponendo nuove soluzioni apprezzate dai viaggiatori. Grandi consensi per i collegamenti notturni, gli spostamenti tra capoluoghi della stessa regione, le connessioni intermodali con Italo ed i servizi charter.

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Network e frequenze implementate in previsione dell’estate, che come sempre comporta un grande flusso di turismo e un incremento della domanda di trasporto, specialmente per le mete di mare. Le previsioni sull’imminente stagione estiva, infatti, registrerebbero un aumento dei flussi turistici in Italia: 65,8 milioni di arrivi (+2.1% rispetto allo scorso anno) e più di 266 milioni di presenze (+1.1% in confronto all’estate ’23). Positive le stime anche sul fronte dell’incoming: a scegliere una destinazione italiana sarebbero 35,5 milioni di stranieri pari a poco più della metà (54%) del dato complessivo degli arrivi previsti. (Fonte Demoskopika).

In questo scenario, si inserisce la nuova strategia per l’estate di Itabus (società del gruppo Italo). Il focus della nuova stagione è dedicato alle più gettonate località di mare, che saranno operative dal 20 giugno.

Novità per la Calabria, con più fermate e più servizi lungo la costa ionica (collegata a città quali Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Milano). Fino a 10 corse ogni giorno per collegare, tra le altre, Crotone, Sibari, Rossano, Cirò Marina a cui si aggiungono le nuove destinazioni di Pietrapaola, Strongoli Marina, Torre Melissa e Torretta Crucoli e altre lungo la costa.

Aumentati anche i collegamenti per la Puglia collegata con 14 viaggi al giorno per Napoli e 6 per Roma verso Bari e il Salento con le destinazioni estive di Avetrana, Porto Cesareo, Nardò, Gallipoli, Manduria, Maglie, Mola di Bari, Polignano a Mare. Novità dell’estate i collegamenti da Napoli verso la costa garganica (Peschici, Rodi Garganico e Vieste).

Itabus, grazie alle linee che arrivano fino in Sicilia (che riscuotono sempre grande successo tra i passeggeri), aggiunge le destinazioni di Cefalù e Siracusa, introducendo anche nuovi viaggi per Taormina.

Ma la rete Itabus non si espande solo al Sud; novità estive per il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto con l’introduzione delle destinazioni di Jesolo, Bibione, Caorle e Lignano Sabbiadoro. La meta friulana sarà raggiungibile da Venezia Mestre, Padova, Ferrara, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. C’è poi Cortina raggiungibile anche per la stagione estiva da Napoli, Roma, Firenze e Bologna.

Discorso analogo per le connessioni intermodali treno più bus targate Italo-Itabus, che consentono di viaggiare con un solo biglietto su ambedue i mezzi. 2 nuovi collegamenti intermodali per Lignano Sabbiadoro (fermate intermedie a Lido di Jesolo, Bibione e Caorle) con scalo a Venezia Mestre e 2 per Vieste (e tutta la riva garganica con scalo a Rodi Garganico e Peschici) facendo cambio tra treno e bus alla stazione di Foggia. 4 i servizi, invece, che collegheranno il Salento da Napoli verso le mete di Porto Cesareo, Nardò e Gallipoli. Nuove destinazioni in Puglia anche sulla costa adriatica, grazie alle interconnessioni che, con cambio a Bari, consentiranno ai passeggeri Italo di raggiungere Polignano a Mare, Fasano, Ostuni, Brindisi e Lecce. Confermati i servizi Italo-Itabus verso Sorrento, Pompei, Agrigento, Cortina, Palermo e le altre mete turistiche italiane, sempre molto richieste dagli utenti.

Abbiamo da poco raggiunto il traguardo dei 3 anni di attività con 4 milioni di viaggiatori trasportati. Oggi offriamo una vasta gamma di servizi, collegando tutta Italia da Nord a Sud. Per l’estate stiamo investendo su nuove connessioni e nuovi servizi intermodali con Italo, per supportare il turismo” afferma Francesco Fiore, Amministratore Delegato Itabus.