MAXI EMERGENZE: UN CORSO AVANZATO OSPEDALIERO PER RISPONDERE IN MANIERA PRONTA ED EFFICACE Il 2 e il 3 ottobre, a Sondalo e a Sondrio, lezioni ed esercitazioni tenute da esperti di rischi di natura chimica, biologica, nucleare e radiologica

Preparare operatori e strutture sanitarie a rispondere in maniera efficace a situazioni di crisi e di emergenza derivanti da calamità, azioni terroristiche o conflitti: è l'obiettivo del corso avanzato ospedaliero sulle maxi-emergenze e rischio non convenzionale, organizzato dall'Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con l’Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche Giulio Natta, il CNR di Milano e il Corpo Militare dell’Ordine di Malta Italia, in programma il 2 ottobre nel Presidio Ospedaliero di Sondalo e il 3 in quello di Sondrio. L'iniziativa segue il corso di base promosso nella primavera del 2022. L'evento formativo è stato predisposto per preparare gli operatori sanitari, in particolare quelli impegnati nelle aree di emergenza urgenza, a rispondere alle situazioni di crisi e di emergenza, in questi ambiti specifici. Non è purtroppo un'evenienza rara che a seguito di eventi calamitosi, le strutture ospedaliere si ritrovino a soccorrere un numero straordinario di feriti. «Per gli operatori di area critica e dell'emergenza, la conoscenza di base in ambito di medicina delle catastrofi è fondamentale - spiega la dottoressa Alessandra Rossodivita, responsabile scientifico del corso, direttore della struttura complessa di Gestione operativa, Next Generation EU, Qualità e Risk management, risk manager aziendale ed esperta in bioemergenze e medicina dei disastri -. Questo corso intende raggiungere obiettivi importanti ma accessibili, tra i quali fornire un metodo per la gestione di scenari di maxi emergenza e conoscenza delle metodiche di triage, oltre a identificare i ruoli sanitari logistici in queste situazioni». È infatti compito di ogni ospedale formulare il Piano di emergenza interna per la sua rapida evacuazione o per l'accettazione di un elevato numero di pazienti, in raccordo con il Piano dell'emergenza regionale e il Piano di difesa civile nazionale e provinciale. L'assistenza di un gran numero di feriti, molti dei quali in gravi condizioni, richiede competenze specifiche e una pianificazione dei livelli organizzativi di cura. Il corso teorico-pratico avanzato intende proseguire il percorso formativo del personale sanitario avviato lo scorso anno, affinché sia in grado di fronteggiare una maxi emergenza convenzionale e non convenzionale connessa a un rischio chimico, biologico, nucleare e radiologico, con l'obiettivo di mantenere uno standard elevato per il trattamento dei pazienti coinvolti.
Il corso tratta argomenti legati ai rischi, sia per la salute umana che per l'ambiente, derivanti dalla presenza non controllata di materiali industriali pericolosi dovuti a perdite o sversamenti accidentali di sostanze tossiche o nocive, dall'impiego di armi non convenzionali per scopi criminali o bellici. Si avvale delle competenze specialistiche nell'ambito della prevenzione dal rischio chimico-biologico-radiologico-nucleare dell'Unità Territoriale "Primo" del Corpo Militare dell'Ordine di Malta Italia, sotto il comando del colonnello Renato Mazzon. Tra i docenti del corso figura anche il capitano Matteo Guidotti, chimico e primo ricercatore presso il CNR di Milano, coordinatore della Sezione sul rischio Cbrn (chimico, biologico, nucleare e radiologico), uno dei maggiori esperti di armi chimiche a livello internazionale. Il corso è strutturato in moduli didattici di lezione frontale sugli aspetti teorici e sulle linee guida seguite dai professionisti del soccorso e in moduli pratici interattivi, in cui i partecipanti potranno formarsi sull'impiego di rivelatori di contaminazione radiologica. È inoltre prevista un'esercitazione finale con l'allestimento di una postazione di decontaminazione da ricaduta di pulviscolo radioattivo.
Il corso prevede due edizioni, a Sondalo e a Sondrio, per coinvolgere gli operatori sanitari di entrambi gli Ospedali.