FUORI X2 IL PRIMO ATTESISSIMO ALBUM DEL PRODUCER MULTIPLATINO SICK LUKE

Ci siamo: ė uscito  "X2" il primo attesissimo album di Sick Luke (etichetta Carosello Records, distribuzione Virgin/Universal) fuori in CD, VINILE e su tutte le piattaforme digitali.
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Per il suo primo disco, Sick Luke ha riunito i migliori nomi della scena pop, urban e rap italiana, mixando con estro e innovazione artisti e generi, creando così accoppiate inedite e inaspettate.
Il risultato è un disco che sintetizza perfettamente l’universo sonoro del producer partendo dalle influenze trap per arrivare a quelle indie/alternative fino al pop. Un disco che è manifesto dello stato attuale della musica italiana: contemporanea e che travalica ogni confine di genere.
Un disco le cui tracce sono specchio dell’anima artistica di Luke scissa tra luce e oscurità, proprio come il simbolo che lo ha reso celebre: il farfastrello, metà farfalla, metà pipistrello.
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X2
TRACK BY TRACK

01_Notte Scura (feat. Gazzelle, Tedua): in questa traccia mi sono divertito a unire insieme dove due artisti che vengono da mondi completamente diversi. La produzione ha un sound molto tetro, quasi come la colonna di un film horror anni 80. Volevo aprire il disco con questo pezzo perché la prima barra di Gazzelle è perfetta per l’album: sembra quasi che ti spieghi quello a cui stai per venire incontro. Nella notte scura è pieno di mostri…

02_Creatur (feat. Geolier, Ernia): forse una delle mie produzioni preferite dell’album è proprio CREATUR. Mi ricordo ancora quando avevo sentito il campione da un film stranissimo koreano. Mi stavo per addormentare, ma appena sentii quel giro di note così tenebrose mi sono svegliato e l’ho campionata di corsa! Geolier passò da me in studio e si innamorò del beat. Poco dopo andai a Milano e chiesi a Ernia se gli gasava questo crossover con Geolier… il resto è storia.

03_Il giorno più triste del mondo (feat. ARIETE, Mecna): lavorare con Mecna nell’album era doveroso, dopo tutto quello che abbiamo fatto su “Neverland”. Non conoscevo ARIETE, me la fecero ascoltare tempo fa e capii subito che poteva spaccare. Infatti guarda dove è arrivata! Il titolo e l’atmosfera malinconica del pezzo sono perfetti per loro due!

04_Solite Pare (feat. tha Supreme, Sfera Ebbasta): dopo tanti anni rieccomi qua con Sfera e tha Supreme. Tutto è iniziato dall’idea di un beat di tha Supreme. Io e lui non ci siamo mai beccati ma ci conosciamo da tanto ormai, quindi sono abituato al suo modo di lavorare. È fortissimo, è velocissimo. Sfera appena ha sentito l’ultima versione del pezzo ci ha mandato immediatamente la strofa e in 3/4 giorni abbiamo buttato giù tutta la struttura.

05_Falena (feat Franco126, Coez, Ketama126): quando Franchino passò in studio per iniziare a fare qualcosa per il mio disco mi disse che voleva sperimentare un sound west coast stile Shoreline Mafia. Io in testa avevo in mente tutt’altro, tipo qualcosa di suonato con le chitarre acustiche, però la combinazione con Ketama e poi l’aggiunta finale di Coez ha fatto uscire fuori una traccia fuori dai loro standard, una vera mina inaspettata! Mi dispiace solo che abbiamo fatto cambiare due barre a Ketama perché erano troppo esplicite!

06_Dreamteam (feat. Pyrex, Capo Plaza, Tedua, Shiva): Dreamteam è stato il pezzo più difficile da chiudere, non tanto per il beat - che ho definito grazie anche a dei suggerimenti di Capo Plaza – ma per le strofe. Non volevo che Tedua e Plaza facessero 8 barre a testa, ma volevo fare una roba alla Sportswear/Migos dove si palleggiavano la strofa ad esempio 2/4/6 barre a testa. È stato figo vedere Tedua e Plaza in studio che si rimbalzavano le strofe, penso che sia la cosa più americana che sta nel disco. Shiva invece si è aggiunto alla fine, poiché aveva preso una pausa dal voler fare feat. Infatti quando sentirete il pezzo ha una energia che butta nuova e travolgente. E poi Pyrex ha fatto un ritornello che rimarrà negli anni come al suo solito…

07_Hentai (feat. Ghali, Tony Effe): grazie a questa traccia mi sembra di stare in Giappone sotto effetto di lean insieme a 30 ragazze giapponesi e 10 akita inu al guinzaglio! Ha una vibe veramente nostalgica ma con un livello di sound più avanti come gundam. Mettere insieme Tony e Ghali insieme su una traccia è sempre stato il mio sogno e iniziare il beat con il giovane talento Finesse è stato una vera sfida visto che sono un producer abbastanza solista! Lo switch del beat a metà canzone mi è venuto in mente di farla perché volevo creare una sorta di viaggio trip dove ti puoi fomentare sempre di più, la mia parte preferita però è la fine del pezzo quando impazzisco totalmente. Poi capirete…

08_La strega del frutteto (feat. chiello, Madame): ho scelto “La strega del frutteto” come primo singolo estratto dal mio progetto per far conoscere al pubblico il mio lato nascosto; quello che va oltre la trap e, in generale, i suoni a cui i fan sono abituati nelle mie produzioni. Lavorare con chiello e Madame è stata una figata incredibile dato che non avevamo mai collaborato prima: hanno realizzato un mix perfetto per questo singolo “dark farfastrelloso”.

09_Clochard (feat. Taxi B, Pyrex): ho beccato Taxi in studio a Milano per fare qualcosa per l’album ed era uscito questo pezzo mega tetro: il giro di synth mi ricorda i Cure o un livello di magaman sulla playstation 1. Lo so sono due cose opposte ma a me ricorda quello ahahah.
Lo stesso giorno mi scrisse il principe, che era a Milano anche lui, quindi sono andato avanti e gli ho chiesto se voleva fare un altro pezzo nel disco oltre “Dreamteam” insieme a Taxi B. Il giorno dopo passò e boom: zombie designer già morti non puoi ammazzarci.

10_Sogni matti (feat. Leon Faun, Drast): Leon ha una voce fighissima e con sopra un ukulele ancora di più. “Sogni matti” è uno dei miei pezzi preferiti del disco: lui e Drast hanno fatto la combo perfetta. Per i miei gusti dovrebbero fare un disco insieme! Drast è un grande ha una voglia di lavorare che neanche immaginate, è super indipendente e sa quello che vuole. Sono sicuro che tante persone si rispecchieranno in questo pezzo.

11_Faccio cose (feat. Jake La Furia, Fabri Fibra, Izi): la traccia dei giganti insieme al bimbo magico. Qua tutti e 3 gli artisti mi hanno lasciato un pezzo che è veramente pesante. Prima che uscisse questo beat finale avrò fatto 4 versioni differenti, magari un giorno vi farò sentire la prima… volevo fare una roba psicopatica e pesante: non appena ho trovato quel giro di piano che va su e giù ho capito che avevo trovato la chiave giusta. Questo beat suona esattamente come se sentissi quello che c’è dentro la mia testa: puoi sentire tutti suoni cupi tra cui urli, sirene, batterie pazze, pipistrelli. Capisci quanto sono matto!

12_Mosaici (feat. Gaia, Carl Brave): forse è uno dei miei pezzi preferiti a livello di sound. Ci sono un sacco di elementi che mi affascinano: la voce di Gaia, le trombette suonate del padre di Ketama, tutti i vari synth dreamy e la strofa vapor di Carl creano questo mood di presa bene totale che ti dà l’impressione di stare tra le nuvole. Sono queste le tracce che volevo fare nell’album: cose diverse e non le solite sentite da me in generale.

13_Temporale (feat.Ketama126, Izi, Luche): è una delle prime tracce che ho fatto e avevo subito in mente di mettere Ketama per farci solo il rit e poi aggiungerci 2 rapper. Ci ho messo 6 mesi per capire chi metterci sopra: questa combo è mega inaspettata ma stra efficace. Il pezzo è uno storytelling e ti accompagna in un viaggio nella notte scura in solitufine. Ti fa capire che puoi fare qualsiasi cosa anche sotto un temporale di negatività. Il beat è uno dei miei preferiti grazie alle chitarre di Valerio bulla il maestro!

14_Funeral Party (feat.Cosmo, Pop X): questo è il pezzo più pazzo del disco! Il beat all’inizio era drill e appena Cosmo ha registrato l’ho trasformato in un mix deep house con la drill a inizio strofa. Appena è arrivato Pop X l’ho ritrasformato, con Valerio, in un pezzo stile Alice Deejay anni 90. Insomma il pezzo è folle come gli artisti coinvolti, ma Pop X è il più trap di tutti! Ha fatto una strofa all’inizio più esplicita di Tony Effe ahah abbiamo dovuto sistemare un po’ di cose perché altrimenti era troppo extreme!

15_Pezzi da 20 (feat. Emis Killa, Side Baby): che dire! In questo pezzo ho portato Emis Killa nel 2016 insieme a Side. Ho sempre voluto metterli insieme perché sono due coatti da quartiere! Hanno un background abbastanza simile, cresciuti fin da piccoli con il rap vero, e infatti il pezzo funziona perfettamente tra loro due.
Emis è veramente veloce a lavorare: sente i beat, butta giù subito il testo e si registra da solo. Dovrebbero essere tutti come lui! Side invece è passato in studio e ha ascoltato una volta il pezzo e ha capito subito cosa doveva fare.

16_Camel e malinconia (feat. PSICOLOGI, CoCo): per me questa è una traccia d’addio, con un outro che si trasforma e un sound rock da college americano veramente potente. Ho sempre creduto negli PSICOLOGI, sono 2 ragazzi giovani veramente forti e la combo con Coco per me è stra riuscita.

17_Libertà (Sick Luke, Duke Montana): volevo mettere mio padre nel disco all’inizio con un feat insieme a un altro rapper, ma non ero convinto al 100% perché quando papà rappa tira fuori un sacco di argomenti intimi e tira fuori tutte le cose più vere. Quindi ho pensato che il miglior feat da fare fosse insieme a me, così da lasciare uno spazio anche a me per potermi aprire insieme a lui e raccontare un po’ di cose. Questo pezzo è quello che più mi rappresenta nel disco e spero che tutti quelli che lo ascolteranno capiranno il messaggio, accompagnato da un beat nostalgico ma potente allo stesso tempo.
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SICK LUKE - BIOGRAFIA

Sick Luke è uno dei più giovani e prolifici producer d’Italia.
Nasce a Londra nel ‘94 da papà Duke Montana, celebre esponente del Truce Klan, trasferitosi in Inghilterra insieme alla famiglia in cerca di fortuna.
Spinto dal sogno del mito americano, Duke si trasferisce a Los Angeles portando con sé Luke, il quale trascorre la sua infanzia negli Stati Uniti. Lì vive pienamente immerso nella cultura rap americana, di cui si innamora.
A nove anni Luke torna in Italia e si stabilisce a Roma insieme al padre e al nonno nella casa/portineria di un palazzo a Centocelle. A scuola è considerato quello strano: non conosce l’italiano, ascolta hiphop e veste seguendo esempi che in Italia non erano ancora noti. Per lui, la passione della musica è stata un mezzo di aggregazione sociale, quando ancora il gap della lingua era un ostacolo non indifferente. Inizia così ad imparare l’italiano, grazie anche ad anime come Dragon Ball e Pokémon che guardava in Tv. La morte del nonno sarà un evento traumatico per Luke, che troverà nella musica un rifugio e una corazza per il mondo esterno.
Luke inizia a frequentare il circuito rap romano, di cui il padre era tra i membri più autorevoli e stimati. Duke ha sempre spronato il figlio, che già a 11 anni mostrava una particolare attitudine verso la composizione musicale. Infatti, a 13 anni Luke impara ad utilizzare il programma Fruity Loops per comporre la musica. Il primissimo beat di Luke è stato reclamato “di diritto” dal padre per il pezzo “Making Moves”. Papà Duke lo ha sempre tenuto in riga: la musica è un mestiere in cui serve disciplina.
Per tirar su qualche soldo, fa il dj a 50 euro l’ora a serata, mettendo musica in un locale per turisti in Campo de’ fiori. Per una paga poco migliore, inizia a seguire uno studio che affitta a 20 euro ad ora. Ci passava spesso Gianni Bismark, il quale un giorno gli porta in studio la Dark Polo Gang. Luke rimane affascinato da Tony, Pyrex, Wayne e Dark Side perché il loro suono e la loro visione della musica era molto affine a ciò che Luke amava, ovvero la musica d’ oltreoceano di artisti della scena di Atlanta e Chicago.
Luke diventa così il producer ufficiale della Dark Polo Gang: la DPG fa scuola per attitudine, contenuti, uso dei social. Sono precursori e lui è totalmente parte di questo nuovo immaginario. La DPG è la faccia, Luke è il suono di quella faccia.
Sick Luke è un vero e proprio enfant prodige: creativo e visionario, è per questo osannato dai fan che gli hanno attribuito l’appellativo di “Mozart” per il gusto, l’estro e il genio che inserisce nelle sue produzioni. Sfera Ebbasta, Ghali, Guè Pequeno, Mecna, Emis Killa, Marracash, Fabri Fibra sono solo alcuni dei nomi che hanno voluto Luke per la produzione dei loro brani. Il suo motto è “Ci devi crescere, sempre! Primo o poi, l’obiettivo si centra”.
Le certificazioni e i numeri che Luke ha ottenuto con le sue produzioni lo rendono oggi uno dei producer più di successo e certificati d’Italia.

Adesso, dopo anni passati dietro le quinte, SICK LUKE apre le porte del suo mondo, raccontando in prima persona la propria visione della musica che va oltre i confini di ogni genere: una “nuova wave”, come ama definirla lui stesso.