ANGELO BRANDUARDI CON FABIO ZUFFANTI CONFESSIONI DI UN MALANDRINO AUTOBIOGRAFIA DI UN CANTORE DEL MONDO PREFAZIONE DI STEFANO BOLLANI Baldini+Castoldi, Milano 2022, euro 17.00, pagine 192 dal 31 marzo 2022

«Ecco forse perché esistono gli artisti. Sono nati per sedersi su una nuvola e raccontarci le intime connessioni fra le cose che noi quaggiù ci ostiniamo a vedere separate.»
Dalla prefazione di Stefano Bollani
Nonostante moltissimi vedano in lui solo il menestrello di Alla fiera dell’est, Angelo Branduardi è un caso unico nella storia della musica italiana. Un musicista che nella sua carriera ha esplorato in lungo e in largo i vasti territori del suono, navigando tra le culture, tra sacro e profano, e che – prediligendo per sé la definizione di trovatore – ha fatto sì che ogni suo brano fosse un piccolo giro del mondo, per la quantità di spunti e strumenti messi in campo. È inoltre un cantore di alta spiritualità e un grandissimo divulgatore di cultura: supportato dalla moglie Luisa Zappa – da sempre autrice dei testi e stimolo costante per la sua ricerca – ha narrato le gesta di san Francesco e musicato poesie di Sergej Esenin e William Butler Yeats, ha scritto colonne sonore per il cinema e sperimentato con l’elettronica, ha raccontato favole e leggende di tutto il mondo. Con la sua voce e il suo violino, insomma, ha trasportato gli ascoltatori verso altre realtà. E lo testimoniano i suoi successi – basti ricordare La pulce d’acqua, Cogli la prima mela, Vanità di vanità, Si può fare e molti altri – e i suoi concerti sempre sold out.
Allo scoccare dei settant’anni, Angelo ha deciso di svelarsi per la prima volta in questa autobiografia, che è il racconto autentico che il critico musicale Fabio Zuffanti ha provveduto a raccogliere ed elaborare. Dall’infanzia trascorsa a Genova alla scoperta della passione per la musica, dai tour in giro per l’Europa alle ispirazioni che stanno dietro alle sue creazioni, la famiglia, i concerti, gli incontri, i grandi successi, le scelte giuste e quelle sbagliate, la luce e il buio del suo essere uomo prima che artista: una testimonianza preziosa che ogni appassionato di musica non dovrebbe mancare di leggere.
Con una prefazione di Stefano Bollani e un’ampia appendice discografica a cura di Laura Gangemi, principale animatrice del fanclub ufficiale di Angelo Branduardi, Locanda del Malandrino.
Angelo Branduardi è cantautore, violinista, polistrumentista e compositore. A lui si deve la creazione di un genere musicale che unisce il pop alla musica antica (in particolare, medievale e rinascimentale) e la world music. Il suo successo è partito dall’Italia, ma si è presto allargato a macchia d’olio in svariati Paesi europei grazie a hit come Alla fiera dell’est, La pulce d’acqua, Cogli la prima mela, Si può Fare e moltissime altre. La carriera di Branduardi si snoda attraverso ventidue album in studio, svariate colonne sonore, dischi dal vivo e concerti che fanno regolarmente registrare il tutto esaurito.
Fabio Zuffanti è scrittore, musicista e critico musicale per «La Stampa», «Rolling Stone Italia», «Rockol» e «Ondarock». È autore di tre biografie di successo su Franco Battiato, che lo hanno portato a essere considerato uno dei più attenti studiosi dell’artista siciliano. È inoltre autore di saggi musicali, volumi di racconti e romanzi. È uno dei nomi di punta del prog rock italiano, da solista e con le band Finisterre, Höstsonaten e La Maschera di Cera.