ANDREA SCERESINI LORENZO GIROFFI UCRAINA LA GUERRA CHE NON C’ERA Baldini+Castoldi, 2022, euro 18.00, pagine 272
«È il 24 febbraio del 2022 e l’esercito russo ha invaso l’Ucraina. Le immagini, trasmesse a rullo da tutti i canali televisivi, mostrano città bombardate, incursioni aeree e palazzi in fiamme. Decine di migliaia di automobili si sono riversate sulle autostrade, dirette verso ovest.
Lo spazio aereo ucraino è chiuso da ieri notte. Non si può né atterrare né partire, e comunque, in questo momento, coloro che desiderano entrare nel Paese devono essere veramente pochi. Noi abbiamo deciso di provarci.»
24 febbraio 2022. La guerra che non c’era, adesso c’è. Le sirene antiaeree sono partite a Leopoli, ci sono state esplosioni a Kiev. La Russia di Putin sta attaccando da più fronti, via cielo e terra. Gli Stati Uniti e la Nato sono pronti alla difesa dell’indipendenza dell’Ucraina e dei confini dell’Europa.
Autunno 2014. La guerra che non c’è. Un reportage esclusivo, scritto da due giovani e coraggiosi giornalisti freelance italiani che per mesi hanno vissuto lungo le due sponde del fronte. Da Donetsk a Lugansk, passando per Kiev, un’odissea fra trincee, battaglie e posti di blocco, miliziani dal volto umano, ufficiali alcolizzati e cocainomani, volontari di mezza Europa ubriachi di ideologia, bombardamenti e bordelli militari. L’obiettivo, osservare il vero volto della guerra: senza pregiudizi né retorica, ma con lo spirito un po’ incosciente di chi cerca la verità. Il risultato: una lunga carrellata di ritratti e destini, nel solco dei reportage di guerra alla Terzani e Fallaci, che spiegano le contraddizioni della Storia attraverso le storie individuali.
Andrea Sceresini (Sondrio, 1983) è un giornalista freelance, autore di inchieste e reportage di guerra. Dal 2014 al 2017 ha seguito il conflitto nel Donbass, in Ucraina orientale. Si è occupato a lungo di stragi e gruppi estremisti dell’estrema destra. Ha lavorato per «La Stampa», «l’Espresso», Report, Doc3, Spotlight, Il fattore umano, Tg2 Dossier. Ha realizzato servizi e documentari per Rai, Mediaset e Sky. Ha scritto libri per Chiarelettere, Il Saggiatore e Baldini+Castoldi. Attualmente lavora per Rai 2. In questo momento è tornato in Ucraina, per seguire in prima linea il nuovo conflitto come inviato speciale.
Lorenzo Giroffi (1986), ha cominciato con una radio di provincia, a Caserta, col racconto della camorra, poi ha iniziato a occuparsi di esteri. Ha seguito in presa diretta gli eventi legati alle primavere arabe, alla guerriglia sui monti del Kurdistan, alle rotte migratorie in Africa, alla guerra nel Donbass, alla rivoluzione burkinabé, agli affari delle miniere illegali in vari angoli del mondo, agli attacchi terroristici in Europa, alla battaglia di Mosul, ai cartelli messicani, alla crisi venezuelana, al conflitto libico, agli slum di Nairobi, fino alle periferie di Roma e Napoli. Tra i suoi libri, La seconda vita di Majorana (2016), Il fornaio (2018) e il romanzo La linea della notte (2020). È autore del podcast sulla violenza clandestina Cani violenti. Ha diretto il film Eroi perduti e il documentario Senza Diego.