“Il progetto di quadruplicamento della tratta di ferrovia Bologna – Castel Bolognese com’è concepito impatta in modo pesantissimo su un territorio agricolo vocato a produzioni ortofrutticole e vitivinicole di alta qualità e comporterebbe la perdita di importanti porzioni di terreno: Coldiretti non può che esprimere la sua più forte preoccupazione”.
Con queste parole Valentina Borghi, Presidente di Coldiretti Bologna, ha commentato il progetto di ampliamento della linea ferrovia che collega Bologna a Castel Bolognese.
Ieri si è tenuto, come da richiesta di Coldiretti regionale, un tavolo di confronto fra le Istituzioni e le associazioni di agricoltori e in serata Coldiretti ha incontrato i propri soci di alcune delle zone coinvolte dal progetto.
“Nella riunione sono emerse tutta la preoccupazione e la confusione dei nostri soci”, ha detto il Presidente Coldiretti della zona di Imola, Giordano Alpi, che ha continuato “Coldiretti si è attivata immediatamente per un tavolo di confronto, ma i tre progetti paventati si rivelano comunque un pericolo concretissimo per il nostro comparto: in ogni caso è prevista la perdita di centinaia di ettari di terreno per aziende che verrebbero letteralmente tagliate in due dalla ferrovia.
Considerate le proiezioni di impatto ci sono imprese che sarebbero di fatto costrette a chiudere. Parliamo in molti casi di giovani che hanno appena fatto il primo insediamento e che erano già state coinvolto dai lavori di ampliamento della A 14”.
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